«Raramente ho visto una persona il cui aspetto mi abbia colpito di più», ha detto il professor Edward G. Browne dell’Università di Cambridge dopo aver incontrato ‘Abdu’l-Bahá. «Della grandezza e della forza di quest’uomo nessuno che lo abbia visto potrebbe dubitare».
Tanto magnetica era la personalità di ‘Abdu’l-Bahá e tanto acute le Sue percezioni, che questi elogi non descrivono adeguatamente il Suo carattere unico nella storia religiosa. Le Scritture bahá’í affermano che «nella persona di ‘Abdu’l-Bahá le caratteristiche incompatibili della natura umana e del sapere e della perfezione sovrumana si… [sono] fuse e armonizzate in modo perfetto».
Il Centro del Patto di Bahá’u’lláh
La questione della successione religiosa è stata fondamentale per tutte le Fedi. L’ambiguità che circonda i veri successori di Gesù e di Muhammad, per esempio, ha comportato interpretazioni divergenti delle sacre scritture e profonde discordie tanto nell’Islam quanto nel Cristianesimo.
Garantendo attraverso ‘Abdu’l-Bahá un Centro al quale tutti si rivolgessero, Bahá’u’lláh poté diffondere in ogni angolo del mondo il Suo messaggio di speranza e di pace universale. Questo Patto è lo strumento che ha assicurato l’unità della comunità bahá’í e che ha conservato l’integrità degli insegnamenti di Bahá’u’lláh. Senza ‘Abdu’l-Bahá come suo Centro, l’enorme potere creativo della Rivelazione di Bahá’u’lláh non sarebbe stato trasmesso all’umanità e la sua importanza non sarebbe stata pienamente compresa.
‘Abdu’l-Bahá interpretò gli insegnamenti della Fede di Suo Padre, ampliò le sue dottrine e delineò le caratteristiche centrali delle sue istituzioni amministrative. Egli fu la guida e l’architetto infallibile della comunità bahá’í nella sua rapida espansione. Inoltre, Egli fu un esempio perfetto nel Suo comportamento personale e sociale.
Egli proclamò verità vitali
Nei Suoi scritti e durante i Suoi viaggi, ‘Abdu’l-Bahá proclamò instancabilmente ai leader del pensiero e a innumerevoli gruppi e persone alcune verità vitali. Tra queste verità vi sono: «La ricerca indipendente della verità, libera da impedimenti di superstizioni o tradizioni, l’unicità dell’intera razza umana, principio basilare e dottrina fondamentale della Fede, l’essenziale unità di tutte le religioni, la riprovazione di ogni forma di pregiudizio religioso, razziale, sociale o nazionale, l’armonia che deve esistere fra religione e scienza, la parità di uomini e donne, le due ali con cui l’umanità, come un uccello, può volare, l’introduzione dell’educazione obbligatoria, l’adozione di una lingua ausiliaria universale, l’abolizione degli estremi di ricchezza e povertà, l’istituzione di un tribunale mondiale per comporre le controversie fra le nazioni, l’esaltazione del lavoro elevato al rango di culto, se compiuto in spirito di servizio, la glorificazione della giustizia come principio dominante nella società umana e della religione come baluardo per la protezione di tutti i popoli e le nazioni, l’instaurazione di una pace permanente e universale come scopo supremo di tutta l’umanità».
Il Servo della Gloria
‘Abdu’ l-Bahá affermò ripetutamente di essere un «araldo della pace e della riconciliazione», «un fautore dell’unità del genere umano» e un agente che chiama l’umanità al «Regno di Dio».
Pur acclamato da tutti, ‘Abdu’l-Bahá ha sempre detto chiaramente che Bahá’u’lláh era la Fonte del Suo pensiero. In una lettera ai Suoi seguaci in America scrisse: «Il mio nome è ‘Abdu’l-Bahá (alla lettera “Servo di Bahá’u’lláh”). La mia qualifica è ‘Abdu’l-Bahá. La mia realtà è ‘Abdu’l-Bahá. La mia lode è ‘Abdu’l-Bahá. La mia schiavitù alla Perfezione Benedetta è il mio fulgido e glorioso diadema e il servire l’intera razza umana, la mia religione perpetua... Nessun nome, nessun titolo, nessun onore, nessun elogio ho né vorrò avere mai, tranne che ‘Abdu’l-Bahá. Questo è il mio desio. Questa è la mia più grande brama. Questa è la mia vita eterna. Questa è la mia gloria imperitura».
L’espansione e il consolidamento della comunità bahá’í
Sotto la guida di ‘Abdu’ l-Bahá, in Iran si formò una rete di Assemblee Spirituali che gestì gli affari della comunità bahá’í, promosse lo sviluppo morale dei suoi membri, organizzò scuole con particolare attenzione all’educazione delle ragazze, si prese cura dei malati e intraprese la promozione degli insegnamenti bahá’í.
‘Abdu’ l-Bahá attribuì grande importanza all’avanzamento delle donne, che incominciarono ad avere un ruolo nelle attività della comunità, raggiungendo infine l’uguaglianza con gli uomini come membri delle Assemblee Spirituali, locali e nazionali, elette tra l’intero corpo dei credenti in Iran.
‘Abdu’l-Bahá diresse la diffusione della Fede bahá’í anche nel Caucaso e nell’Asia centrale russa, dove Ashkhabad con la sua Casa di culto bahá’í, le sue scuole e le sue pubblicazioni, impervie alle restrizioni governative, divennero un modello di comunità bahá’í.
Anche l’Egitto, che trasse grandi vantaggi dal soggiorno di ‘Abdu’l-Bahá nel paese, vide crescere una comunità bahá’í che comprendeva persone di origine musulmana e copta, nonché iraniani, curdi e armeni. Sotto la guida di ‘Abdu’l-Bahá, sorsero o si rafforzarono comunità bahá’í in Turchia, nell’Iraq ottomano, in Tunisia e persino nella lontana Cina e nel Giappone.
La crescita in Occidente
Un significativo sviluppo per il futuro della Fede bahá’í subito dopo il trapasso di Bahá’u’lláh fu la sua diffusione nel Nord America. Vi si stabilì inizialmente grazie all’opera di un siriano bahá’í di origine cristiana. ‘Abdu’l-Bahá prestò particolare attenzione allo sviluppo dei credenti e delle istituzioni bahá’ í negli Stati Uniti e in Canada e affidò ai bahá’í dell’America del Nord il compito di portare gli insegnamenti di Bahá’u’lláh alla maggior parte del resto del mondo. Dal 1898 in poi, vi fu un afflusso di pellegrini americani ed europei ad Akka per incontrare ‘Abdu’l-Bahá, Che li incoraggiò nella loro opera di insegnamento. Negli ultimi anni del Suo ministero, per Sua sollecitazione e in risposta alle Sue Tavole del Piano divino, i bahá’í si spinsero nel Sud America e in Australia.
La sua espansione occidentale liberò la Fede bahá’í dal milieu prevalentemente musulmano nel quale era inizialmente cresciuta. ‘Abdu’l-Bahá svolse un ruolo importante nella presentazione degli insegnamenti bahá’í al pubblico cristiano. Importante in questo senso fu una raccolta di Suoi discorsi a una pellegrina occidentale, Le lezioni di San Giovanni d’Acri, in cui affrontò temi religiosi e filosofici.
I viaggi di ‘Abdu’l-Bahá in Egitto, in Europa e nel Nord America fecero conoscere e apprezzare la Fede bahá’í in Occidente. Non solo permisero ai bahá’í di quei paesi di entrare in contatto diretto con la Persona di ‘Abdu’l-Bahá, ma introdussero gli insegnamenti di Bahá’u’lláh a una vasta gamma di persone che altrimenti non ne avrebbero sentito parlare. I numerosi discorsi pubblici di ‘Abdu’l-Bahá in università, chiese, sinagoghe, moschee e associazioni filantropiche ebbero l’effetto di procurare alla religione un gran numero di nuovi ammiratori e seguaci. Quei discorsi furono per molti decenni la base della presentazione tipica degli insegnamenti bahá’í, soprattutto gli insegnamenti sociali. ‘Abdu’l-Bahá pose, con le Sue mani, la prima pietra della prima Casa di culto bahá’í in Occidente, nei pressi di Chicago, inaugurando così la formazione delle istituzioni bahá’ í in Nord America.