Una vita coerente

“Benedetto e felice è colui che si leva a promuovere i migliori interessi dei popoli e delle tribù della terra.”

Bahá’u’lláh

Una delle caratteristiche principali della vita bahá’í è cercare di viverla con coerenza in ogni suo aspetto. La coerenza comporta un duplice impegno. Da una parte ci si deve sforzare di tenere in equilibrio i diversi ambiti della vita come la famiglia, il lavoro e l’educazione. Dall’altra si deve cercare di creare una relazione armoniosa tra l’essere e il fare.

In quest’ottica i bahá’í mirano a raggiungere l’eccellenza in tutti i campi, un’eccellenza intesa non come competizione con gli altri ma come tentativo di migliorare se stessi ogni giorno. Bahá’u’lláh dice: “ogni mattina sorga migliore della sera che l’ha preceduta e ogni giorno più ricco del suo ieri. Il merito dell’uomo è nel servizio e nelle virtù.”

Dunque i bahá’í concentrano la mente e il cuore sullo sforzo di vivere una vita incentrata sul servizio e di fare in modo che attorno a questo centro ruotino tutti gli aspetti della vita, in accordo con le nobili norme morali stabilite da Bahá’u’lláh. Il servizio è l’atteggiamento d’amore con cui esprimiamo in azione ciò che siamo. Esso ci consente di sviluppare il lato umano più vero che possediamo.

“È vero uomo colui che si dedica a servire l'intera razza umana.”

Bahá’u’lláh

 

Vita familiare

“Se l’amore e l’unità sono manifesti in una singola famiglia, questa famiglia progredirà, diverrà illuminata e spirituale.”

‘Abdu’l-Bahá

La famiglia è il più piccolo nucleo della società. Nelle parole di ‘Abdu’l-Bahá, essa è una nazione in miniatura. Partendo da questo primo nucleo e allargando sempre più il cerchio si arriva a tutta l’umanità. I valori che si sviluppano nella famiglia sono di fondamentale importanza per il benessere della società intera.

In seno alla famiglia si impara come ci si deve comportare verso il prossimo. Essa è la prima responsabile della formazione del carattere di ogni individuo. I bahá’í credono fermamente che il principio della parità dei diritti tra l’uomo e la donna e il principio della consultazione familiare siano molto importanti per creare una famiglia sana.

L’applicazione del principio di della parità fra l’uomo e la donna nella famiglia è causa di un cambiamento epocale nel rapporto tra i due generi. Il riconoscimento alla donna degli stessi diritti dell’uomo è una tappa fondamentale del cammino dell’umanità verso l’ultimo stadio della sua evoluzione, quello della maturità.

Alla donna è riconosciuto un ruolo di grande rilievo in famiglia, poiché essa è la prima educatrice dei figli. Dunque la sua educazione, intellettuale e spirituale, è di fondamentale importanza: la donna deve avere pari opportunità tanto nello studio e nello sviluppo di arti e mestieri, quanto nell’apprendimento di principi e valori.

Bahá’u’lláh paragona il matrimonio ad una fortezza di benessere e salvezza. Dell’uomo e della donna dice che sono le due ali per l’umanità e consiglia che divengano “compagni e camerati amorevoli ed essere in armonia nel tempo e per l’eternità.”

Quando un bahá’í abbia liberamente scelto la persona che vorrebbe sposare, è necessario che ottenga il consenso dei quattro genitori a coronare un’unione non solo tra due persone ma anche tra due famiglie. La prescrizione di ottenere il consenso dei genitori al matrimonio riafferma l’importanza del legame fra genitori e figli, del principio di onorare i propri genitori e del ruolo della famiglia come creatrice di unità nella società.

 

Il lavoro

Negli Scritti bahá’í, il lavoro ricopre una grande importanza ed è rivestito di un particolare valore etico. Esso nobilita l’essere umano, permettendogli di dare il proprio contributo alla società e di sviluppare il proprio potenziale. Qualsiasi persona, ricca o povera, istruita o meno deve avere una qualche occupazione ed esercitare una professione che dia profitto a se stessa e agli altri.

Ciò che davvero conta nel lavoro è l’atteggiamento: esercitare una professione significa molto di più che guadagnare denaro per la propria sopravvivenza e i propri bisogni. Il lavoro per i bahá’í ha un valore in sé. Quando è sia compiuto in spirito di servizio, è una forma di preghiera.

Lavorare secondo l’etica proposta dagli Scritti di Bahá’u’lláh avvicina a Dio e permette di comprendere meglio il Suo scopo per l’uomo. Inoltre, i bahá’í concepiscono il lavoro come un modo per contribuire al miglioramento della società, con le capacità e i talenti che Dio ci ha dato. Esso ci dà l’opportunità di servire il prossimo e di interagire con gli altri in maniera costruttiva.

“Voi siete gli alberi del Mio giardino; dovete produrre benefici e meravigliosi frutti, acciocché voi e gli altri possiate profittarne. Perciò incombe ad ognuno l’obbligo di darsi ad arti o professioni, perché in esse sta il segreto della ricchezza..”

“S’ingiunge a ciascuno di voi di dedicarsi a una forma di occupazione, come mestieri, commerci e simili. Ci siamo degnati d’innalzare il vostro impiego nel lavoro al rango dell’adorazione a Dio..”

Bahá’u’lláh

 

Armonia tra ragione e fede

Gli insegnamenti bahá’í raccomandano la ricerca in atteggiamento libero dai pregiudizi e indipendente dalle opinioni altrui ed evidenziano l’importanza dell’armonia tra la scienza e la religione.

Grazie all’intelligenza e alla capacità di ragionamento dell’anima razionale, possiamo scoprire le leggi che governano l’universo. Allo stesso tempo, attraverso la conoscenza della Rivelazione divina possiamo afferrare la realtà spirituale intrinseca in tutte le cose.

La scienza e la religione non sono viste come due sistemi di conoscenza separati o a compartimenti stagni, bensì come due fonti di conoscenza complementari che descrivono la medesima realtà. Come la scienza ha una propria logica e i propri criteri di legittimità, così la religione ha i propri.

La scienza esamina gli aspetti materiali dell’universo e la religione quelli morali e spirituali. Le due interagiscono nella sfera della realtà sociale, specialmente quando si cerchi di trovare forme organizzative sociali più giuste, armoniose ed ecologicamente sostenibili.

Fermo restando che la realtà è una sola, i bahá’í affermano che non possa esservi contraddizione tra il punto di vista scientifico e quello religioso. Qualunque contraddizione possa sorgere tra questi due ambiti complementari è da attribuirsi all’incapacità umana di comprendere la loro profonda interconnessione.

I bahá’í dedicano una parte della loro energia a promuovere il dialogo tra la scienza e la religione, condizione necessaria per una società più giusta e più unita, un dialogo che consenta una comprensione più profonda della natura tanto della scienza quanto della religione, mentre ci si sforza di acquisire la conoscenza. Negli Scritti bahá’í ci sono molti riferimenti a questo tema:

“La Religione e la Scienza sono due ali con le quali l'intelligenza dell'uomo può librarsi alle altezze fino alle quali l'anima umana può progredire. Non è possibile volare con una ala sola! Se l'uomo dovesse tentare il volo con la sola ala della religione egli cadrebbe repentinamente nel pantano della superstizione, mentre d'altro canto se tentasse solo con l’ala della scienza non compirebbe alcun progresso e cadrebbe nella sconsolante melma del materialismo.”

‘Abdu’l-Bahá