“Le possibilità offerte dall’azione collettiva sono specialmente evidenti nel lavoro di costruzione della comunità, un processo che sta prendendo slancio in molte aree e quartieri e villaggi di tutto il mondo che sono divenuti centri di un’intensa attività. In questi ambienti i giovani sono spesso all’avanguardia nel lavoro, non solo i giovani bahá’í, ma anche altri che la pensano come loro e che vedono gli effetti positivi di quello che i bahá’í hanno messo in moto e ne comprendono la sottintesa visione di unità e di trasformazione spirituale”
— La Casa Universale di Giustizia
Il ruolo dei giovani nella storia dell’umanità e nella storia della Fede bahá’í in Italia e nel mondo è sempre stato di primaria importanza. Fra i giovani si trovano alcuni tra i più entusiastici sostenitori della visione bahá’í per il miglioramento della società, analizzata precedentemente in questa sezione. Molte delle attività promosse dalla comunità bahá’í, come le classi per l’educazione spirituale dei bambini o i gruppi per la valorizzazione dei giovanissimi, sono condotte da giovani che lavorano accanto ai loro coetanei in spirito di servizio. La cultura della comunità bahá’í è pervasa dalla convinzione che, indipendentemente dalla loro situazione sociale, i giovani aspirano a crescere spiritualmente e intellettualmente e a «dare un contributo alle sorti dell’umanità».
Nel compiere azioni che contribuiscono a migliorare la propria realtà, i giovani sono animati da uno spirito di servizio disinteressato. Svolto in questi termini, il servizio non solo migliora l’individuo che lo esegue, ma ha un effetto benefico su chi gli è vicino, sulla comunità̀ in cui vive e sulla società̀ in generale.
I giovani hanno molti poteri straordinari che è oltremodo importante instradare correttamente, perché quando siano male indirizzati o manipolati, essi possono generare grandi sofferenze sociali. I giovani sono inevitabilmente influenzati dalle forze dell’ambiente. Alcune di queste forze, come l’amore per la verità, la sete di sapere e l’attrazione verso la bellezza, li orientano verso la via del servizio. Altre forze, per esempio la spinta del materialismo e dell’egocentrismo, sono distruttive e, distorcendo il modo in cui i giovani vedono il mondo, ne impediscono la crescita personale e collettiva. Quando si sforzano di contribuire alla costruzione di un mondo migliore, i giovani imparano ad attingere alle forze spirituali e sociali e in questo modo diventano i costruttori della società futura.
I giovani che seguono i programmi dell’Istituto Ruhi percorrono consapevolmente una strada di servizio. Ciò facendo essi imparano ad applicare alla vita della società gli insegnamenti di Bahá’u’lláh. Essi comprendono che, come ha affermato ‘Abdu’l-Bahá, non c’è «nel mondo azione più nobile che servire il bene comune» e che «la massima rettitudine» è «dedicarsi energicamente al servizio delle masse».
Desiderosa di contribuire a valorizzare il potenziale di energia e di entusiasmo latente nei giovani la comunità bahá’í continua a coltivare la propria capacità di trasmettere questa visione a giovani provenienti da tutti i background sociali che possano esserne ispirati.
Le conversazioni che essa propone ai giovani nell’intento di coinvolgerli nelle sue attività di approfondimento e di servizio vertono su quesiti come: “Secondo voi, qual è il ruolo della vostra generazione nella società?” e “Qual è lo scopo delle vostre azioni personali e collettive?”.
Dal 2013, quando la comunità bahá’í ha organizzato in tutto il mondo una serie di 114 convegni internazionali per i giovani, questi temi sono presi in esame in un crescente numero di convegni locali che riuniscono ragazze e ragazzi di età ed esperienze diverse.