La progressività della religione

“…il giorno dell’avvento delle sante Manifestazioni è la primavera spirituale. È lo splendore divino e la grazia celestiale, è la brezza della vita e l’alba del Sole della Verità…”

‘Abdu’l-Bahá

Gli Scritti bahá’í spiegano che la natura di Dio è al di sopra della comprensione di qualsiasi essere mortale, tuttavia possiamo scorgere le espressioni dei Suoi attributi in ogni cosa creata. In ogni epoca, Egli ci ha inviato un Messaggero divino. I bahá’í chiamano questi Messaggeri Manifestazioni di Dio, in quanto Essi manifestano la guida di Dio all’umanità.

Questi Esseri speciali hanno il compito di educare l’umanità e di risvegliare in tutti i popoli la capacità di contribuire al progresso della civiltà. Di era in era, i Fondatori delle grandi religioni, tra i quali Abramo, Krishna, Zoroastro, Mosè, Buddha, Gesù Cristo, Maometto e in tempi recenti il Báb e Bahá’u’lláh, hanno coltivato le capacità spirituali, intellettuali e morali del genere umano.

Essi non sono persone come le altre, semplicemente dotate di una maggiore conoscenza, come alcuni sostengono. Sono Manifestazioni di Dio, capaci di esercitare un’influenza impareggiabile sull’evoluzione dell’umanità. Pur avendo un’individualità distinta e una missione specifica, le Manifestazioni di Dio sono accomunate dal fatto che il loro fine ultimo, assegnato da Dio, consiste nell’ “educare le anime e… raffinare il carattere di ogni uomo vivente.”

Ogni Manifestazione di Dio porta la luce al mondo. Come la primavera rinnova il mondo della natura, così il Loro avvento fa scendere nuove benedizioni su tutta la creazione. Ogni qualvolta l’umanità si viene a trovare nell’inverno dell’ignoranza, questo nuovo sole appare all’orizzonte e “brilla sui mondi dello spirito, dei pensieri e dei cuori, allora appaiono la primavera spirituale e una nuova vita, diventa visibile il potere del meraviglioso tempo della primavera e ne appaiono splendidi benefici.”

Quando una Manifestazione di Dio viene nel modo, sprigiona nuove forze che gradualmente permeano tutte le sfere della vita dell’uomo, divenendo così uno dei fattori principali della trasformazione della consapevolezza individuale e dell’organizzazione della società.

Questo processo – tramite il quale le Manifestazioni di Dio forniscono in ogni era la guida necessaria all’evoluzione sociale e spirituale dell’umanità – è noto fra i bahá’í come “rivelazione progressiva”.

Se paragoniamo Dio al sole, al quale nessuno può avvicinarsi troppo se non vuole esserne distrutto, ma senza la cui luce e il cui calore non esisterebbe la vita sul nostro pianeta, le Manifestazioni di Dio possono essere paragonate a specchi perfetti, che riflettono la luce del sole in modo tale che gli esseri umani possano riceverla senza esserne distrutti.

“Tutti questi Specchi purissimi… sono Esponenti sulla terra di Colui Che è l’Orbe centrale dell’universo, sua Essenza e suo Fine ultimo. Da Lui scaturiscono la loro sapienza e il loro potere; da Lui deriva la loro sovranità.”

Dato che lo scopo di tutte le Manifestazioni di Dio è uno solo, guidare gli uomini a realizzare la volontà di Dio, tra loro non si deve fare alcuna distinzione. Bahá’u’lláh scrive a proposito: “Se osserverai con occhio scrutatore, li vedrai dimorare tutti nello stesso tabernacolo, librarsi nello stesso cielo, assisi sullo stesso trono, pronunziare le stesse parole e proclamare la stessa Fede.”

Se tutte le grandi religioni possono essere considerate in essenza la stessa uguali, in quanto provenienti da un unico Dio, come mai gli insegnamenti delle varie Manifestazioni di Dio – in particolare quelli che riguardano le pratiche sociali – sono così diversi fra loro?

Ciascuna Manifestazione può essere vista come un medico valente. Egli conosce bene il corpo dell’umanità ed è in grado di prescrivere una cura adeguata per i suoi mali, una cura che meglio si confà alle esigenze specifiche dell’epoca in cui ciascuna Manifestazione appare. Parlando della Propria Rivelazione in questa era, Bahá’u’lláh scrisse: “Il Medico Onnisciente ha le dita sul polso dell’umanità. Con la Sua infallibile saggezza identifica la malattia e prescrive il rimedio.”